giovedì 25 febbraio 2016

LETTERA AL NONNO MOMI. E LA PASTA DI SEMOLA ALL'UOVO FATTA CON IL KITCHENAID

Saresti orgoglioso di me, nonno Momi.
E, ne sono certa, apprezzeresti senz'altro il mio nuovo acquisto: l'accessorio per fare la pasta fresca.

Perché, a te, fare la pasta in casa piaceva tantissimo.
Ma odiavi il movimento che la macchinetta Imperia - la "Nonna Papera", per capirsi - faceva, quando si girava la manovella per stendere e tagliare l'impasto.

Con le nuove tecnologie è tutto più semplice.
E fare la pasta all'uovo è ancora più divertente.

Caro nonno, che bello ricordarti!
Sai? Sono diventata nonna anch'io.
E, come te, sono una nonna particolare.
Proprio come tra me e te, tra me e i miei nipotini non esiste un vero vincolo di sangue.
Ma, proprio come tra di noi, c'è un profondo, smisurato amore.

Sono due bimbi bellissimi.
Pietro è il mio re.
Adele, la mia principessa.

Ti ricordi, nonno? Anche tu mi chiamavi così.
Allora non me ne rendevo conto, ma oggi quel tuo "principessa" assume un significato profondo.
Tu non eri il mio vero nonno, ma mi amavi come amavi i tuoi veri nipoti. Forse anche di più.

Sei rimasto nel mio cuore e nella mia mente, nonno.
Tanto che, parlando di te, fatico a usare il verbo al passato.

Ricordo il tuo cappello di panama, il papillon e il gilet grigio.
I tuoi occhi azzurri che mi sorridevano sempre.
La complicità con cui fregavi le tartine dal banco frigo della tua birreria, per regalarle a me, raccomandandomi sottovoce "Non farti scoprire!".

Ricordo il tempo che passavamo a chiacchierare, mentre tagliavi a fettine i funghi.
Ti assicuro: nessun apparecchio moderno li potrebbe affettare meglio.

Ricordo i dolcetti alla mandorla e al cioccolato che mi compravi quando venivo a trovarti in "bottega".
Ricordo le nostre partite a briscola: le uniche della mia vita in cui io abbia vinto.

Ricordo le tue entusiastiche esclamazioni - "Bravo, bravo, Mòser!" - rigorosamente con l'accento sulla o - durante le trasmissioni ciclistiche in TV.
Ricordo i fiabeschi racconti sul tuo lavoro di cuoco a Berchtesgaden. E quelli della tua crociera su un'improbabile imbarcazione chiamata "Macaciodi".

Di te, mi rimane un antico libro di cucina, di quelli con dodici uova e seicento grammi di burro negli impasti.
La scatoletta di bachelite in stile littorio acquistata in Germania.
Da qualche parte, forse, una serie di coppapasta arrugginiti.

Ma la cosa più preziosa che mi resta è quell'immagine vividissima e affettuosa di un nonno acquisito che mi ha amata - e che ho amato - come un nonno vero.

Valeria

LA PASTA DI SEMOLA ALL'UOVO CON IL KITCHENAID
(dosi per circa 625 g di pasta fresca, per 6 - 8 persone; ho usato la frusta piatta, il gancio, la sfogliatrice e l'accessorio per tagliare la pasta fresca KitchenAid, ma si possono impastare e sfogliare anche in altri modi; ringrazio di cuore Francesca, che mi ha consigliato questo comodissimo utensile e mi ha gentilmente inviato le istruzioni di utilizzo)

CHE COSA SERVE?

- 4 UOVA grandi (205 ml)
- 30 ml di ACQUA
- 15 ml di OLIO
- 420 g di FARINA di SEMOLA
- 3 g di SALE


COME FACCIO?

1. INSERISCO nella ciotola del mixer le UOVA, l'ACQUA, l'OLIO, la FARINA e il SALE. FRULLO per 30 secondi a velocità 2.

2. SOSTITUISCO la frusta piatta con il GANCIO e IMPASTO per 2 minuti a velocità 2.

3. TOLGO la ciotola dal KitchenAid. Continuo ad IMPASTARE A MANO, prima nella ciotola e poi sulla spianatoia, per 1 o 2 minuti.

4. DIVIDO il composto in 8 PARTI, tagliandolo a fette con un coltello.

5. FACCIO PASSARE le parti di impasto tra i rulli della SFOGLIATRICE utilizzando una larghezza inferiore a 1. Successivamente, le RIPIEGO in tre, le RIPASSO, le RIPIEGO nuovamente in tre, le RIPASSO ancora.

6. RIDUCO gradualmente lo SPAZIO tra le LAME, utilizzando le misure 1, seguito da 3, poi da 5, infine da 6. Per ciascuno spessore, PASSO tutti i singoli pezzi tra i rulli della sfogliatrice.

7. TAGLIO la pasta con l'utensile per FETTUCCINE o quello per TAGLIATELLE.

8. FACCIO ASCIUGARE su una tovaglia di cotone o sull'apposita rastrelliera.

9. CUOCIO  in 5,8 l d'ACQUA bollente a cui aggiungo 2 cucchiai di SALE GROSSO e un cucchiaio d'OLIO. MESCOLO di tanto in tanto con un forchettone. SCOLO dopo circa 6 minuti se la PASTA è FRESCA, dopo circa 7 minuti se la PASTA è secca.

10. CONDISCO con sugo a piacere.

SODDISFAZIONE *****
PAZIENZA ***


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giovedì 18 febbraio 2016

CHI TROVA UN AMICO TROVA UN TESORO: BARBARA E IL SUO MITICO PAN DOLCE ALLO ZAFFERANO


Una donna che lavora.
Che si occupa con amore dei figli Chiara e Nicolò.
Che, insieme ai propri ragazzi, cucina e fotografa meravigliosamente.
Una donna speciale, insomma.

Barbara.

L'ho conosciuta al corso di food photography di cui vi ho parlato qualche tempo fa.
Noi due, le uniche donne in mezzo a tanti maschi.

Abbiamo legato subito.
Ci siamo scambiate i numeri di telefono e i like sulle rispettive pagine Facebook.
E pochi giorni dopo ci siamo risentite.

Abbiamo scoperto di avere un'amica in comune.
E che amica: sì, proprio Raffaella, la mia carissima compagna di banco del liceo.

In comune tra noi, ci sono anche brandelli della nostra storia.

E' stata gentilissima con me, Barbara.
Mi è venuta a trovare durante le vacanze di Natale. Non senza una scatola di deliziosi dolcetti.
Si è ricordata con un messaggio augurale della puntata di 2 CHIACCHIERE IN CUCINA che dovevo registrare a 7 Gold.

Barbara non ha un blog. Ed è un vero peccato.
Le sue golosissime ricette e le sue splendide fotografie le posta comunque su Instagram e Facebook, nelle pagine "I love cooking at home".

Per questo ho pensato a lei, nel momento in cui mi sono trovata in difficoltà a causa dei mille problemi professionali e familiari che mi assillano, impedendomi di seguire PANE PER I TUOI DENTI come vorrei.
E lei ha accettato con entusiasmo di darmi una mano, "prestandomi" le sue immagini e i suoi piatti, sicuramente migliori dei miei.

Eccola qui sotto, la ricetta di Barbara in veste di ospite di questo blog.
Mi auguro di cuore che sia la prima di una lunga serie.


Mamma mia che emozione, non ci credo ancora, davvero sto scrivendo su un vero blog di cucina? Un sogno che si avvera... La storia del corso di food photography già la conoscete, finalmente la possibilità di confrontarmi con altri appassionati di cibo e di foto seguiti da un bravo fotografo che ci coinvolge in scatti di improbabili piatti di rosticceria, fino a che Valeria non mette sul tavolo gli ingredienti del suo buonissimo semifreddo da preparare all'istante... la sua passione, simpatia e semplicità travolge subito tutti.
Per me la felicità di aver trovato finalmente una persona con la mia stessa passione per la cucina semplice, quella di casa, quella che profuma di bontà e che ti coccola.
La scoperta poi che sto parlando con una vera blogger mi lascia a bocca aperta, bellissime le sue ricette che nascono da storie sapientemente raccontate.
Come poterle quindi dire di no quando mi ha chiesto di aiutarla, un vero onore per me la sua fiducia e una grande emozione e responsabilità, Voi siete i suoi amici, la seguite da sempre, conoscete la sua bellissima famiglia e i suoi buonissimi piatti, sapete cosa aspettarvi da lei.... ed io?
Io vorrei iniziare semplicemente con un piccolo regalo, un PAN DOLCE ALLO ZAFFERANO di ispirazione scandinava, un impasto lievitato morbidoso di colore giallo vivo che rallegra solo ad arrotolarlo. Ripieno di uvetta è ottimo per la merenda con una tazza di the fumante. E se per caso ne avanzasse nei giorni successivi tagliatela a fettine e mettetela a scaldare un attimo, il calore sprigionerà di nuovo tutti i suoi profumi e ravviverà la sua morbidezza, per una colazione veramente coccolosa.

Barbara



PAN DOLCE ALLO ZAFFERANO


(dosi per un PAN DOLCE per 8 -10 persone;  Barbara l'ha impastato a mano e cotto nel forno Whirlpool)

CHE COSA SERVE?

- 2,5 dl di LATTE
- 130 g di BURRO
- 100 g di ZUCCHERO
- 1 bustina e 1/2 di ZAFFERANO
- 600 g di FARINA  00
- 7 g di LIEVITO di birra secco
- 70 g di UVETTA
- 1 UOVO + 1 TUORLO
- 2 cucchiai di ZUCCHERO in GRANELLA
- SALE

COME FACCIO?

1. SCALDO il LATTE in una casseruola grande, al primo bollore SPENGO il fuoco.
2. AGGIUNGO 110 g di BURRO, lo ZUCCHERO, mezzo cucchiaino di SALE e lo ZAFFERANO. Mescolo e LASCIO INTIEPIDIRE il composto, poi unisco il LIEVITO e faccio riposare per 10 minuti. 

3. SBATTO l'UOVO, lo AGGIUNGO alla miscela e poi incorporo la FARINA poco per volta. LAVORO L'IMPASTO finché si stacca dalle pareti del recipiente, copro con un telo e lo trasferisco in un luogo caldo per un'ora o finché raddoppia di volume. RIPRENDO DI NUOVO la pasta e la lavoro, a mano, finché risulta lucida. 

4. STENDO la PASTA sulla spianatoia infarinata in un rettangolo di 25x35 cm, la SPENNELLO con il BURRO fuso rimasto  e la cospargo con l' UVETTA. 

5. ARROTOLO la pasta dal lato lungo del rettangolo.
 
6. TAGLIO il cilindro a FETTE regolari e le sposto verso destra e sinistra alternativamente.

7. COPRO il pane con un telo e lascio LIEVITARE ancora per un'ora.

8. PRERISCALDO il forno a 180°C (ventilato).

9. DILUISCO il TUORLO con un cucchiaio d'ACQUA , SPENNELLO tutto il pane, cospargo con lo ZUCCHERO IN GRANELLA e inforno per 30 minuti o fino a che sarà cotto.

SODDISFAZIONE ****
PAZIENZA **

martedì 9 febbraio 2016

A "2 CHIACCHIERE IN CUCINA": UNA GIORNATA DA NON DIMENTICARE. E IL MIO ORMAI FAMOSO PAN D'ARANCIA

Lo sapete già: giovedì 28 gennaio, negli studi di 7 Gold, gli amici Anna Martellato, Ilenia Bazzacco, Silvia Passuti ed Enrico Bianchi mi hanno voluta a 2 CHIACCHIERE IN CUCINA.

La puntata registrata in quell'occasione è disponibile su YouTube cliccando qui (e mi farebbe un'immenso piacere se poteste darle un'occhiata!).

In TV, andrà in onda mercoledì 10 e sabato 13. 
Le zone, i canali e gli orari sono riportati qui sotto:
Veneto: canale 17, alle 12.30;
Friuli Venezia Giulia: canale 19, alle 12.30;
Trentino Alto Adige: canale 15 alle 12.30; 
Emilia Romagna: canale 13, alle 12.30;
Marche: canale 13, alle 12.00; 
Puglia e Calabria: canale 77, alle 12,30;
Triveneto su 7 Gold Plus: canale 92, alle 14,30.

Non voglio dimenticare quella bellissima giornata: per questo, ho preso alcuni appunti.
Che assolutamente non posso non condividere con voi.



Tacco 12 o mezzo tacco?
Brevissimo briefing con il Paffu, mio nipote Marcello e la mia assistente Fabiana.
Per voto unanime, la scelta cade sulla prima opzione.

La macchina è carica, la pipì l'ho fatta, il Tom Tom è programmato... si parte!
Il cielo è plumbeo. Il traffico, "intenso ma scorrevole".
Dal mio iPhone, partono brevi telefonate ai familiari per un saluto.
Una chiacchierata decisamente più lunga la faccio con la mia amica Bruna, che, insieme al marito Renzo, mi è sempre stata vicina durante questa avventura.

Al mio arrivo, un aitante giovane barbuto e Silvia Passuti mi aiutano a trasferire il voluminoso e pesantissimo bagaglio all'interno della sede di 7 Gold.
Silvia è sempre gentilissima, con me, direi rilassante: ricordo che, durante la mia prima puntata qui, per non agitarmi guardavo continuamente verso di lei.

Nella sala di registrazione, stanno mangiando il pranzo preparato dalla masterchef Ilenia Bazzacco: pasta con le acciughe, polentine al forno con formaggio.
Assaggio solo queste ultime. Sono spettacolari!

Sedute intorno a Enrico Bianchi - l'assistente di studio -, la conduttrice Anna Martellato, Ilenia e Silvia programmano le future puntate.
Con loro mi sento tra amici, e - che coraggio! - mi azzardo a dare addirittura qualche suggerimento.

E' ora di incominciare: mi lavo i denti, ritocco il trucco, mi cambio.
Facile indovinare il colore della mia camicia: bianca, come di consueto.

Ilenia indossa la divisa da chef, Anna è in abbigliamento sportivo.
Sia io che Anna abbiamo i tacchi alti, ma li toglieremo subito dopo l'intervista.

Mi "microfonano".
E' un passaggio che mi fa sempre un po' ridere: devo agganciare la batteria alla cintura e far passare il cavetto sotto la camicia.
Il tecnico, poi, fisserà il sensore alla mia scollatura.
E' un po' imbarazzato: figuriamoci come si sentirebbe se, anziché una nonna, io fossi una gnocca...

Prova del suono.
Pronuncio le prime parole che mi vengono in mente.
Non ricordo quali.

Seduta sulla poltroncina bianca, provo ad accavallare la gamba destra sulla sinistra: no, non va bene.
Mi consigliano di fare il contrario.
Ecco, adesso l'inquadratura è migliore.

Anna mi presenta con il consueto garbo: "Valeria è stata per due volte ospite di 2 chiacchiere in cucina, la sua Torta Tigrata alle mandorle è stata recensita da La Cucina Italiana".

Parliamo di famiglie allargate e del mio ruolo di matrigna.
"La vita" afferma la mia amica conduttrice "in queste situazioni può anche essere un inferno". E mi chiede "Come trasformarla in un paradiso?".
" Ci vogliono pazienza" rispondo "un po' di coraggio, e tanto, tantissimo amore".

E' ora di cucinare.
Si parte con il PAN D'ARANCIA, uno dei miei cavalli di battaglia, che è stato "ricetta del giorno" e, attualmente, è tra le ricette più votate del sito Bimby.
L'idea per questa torta me l'ha data il blog "Mani, amore e fantasia". L'aggiunta di zucchero di canna, di Cointreau, di aroma arancia per rendere più marcato il sapore, di amido di frumento per alleggerire l'impasto e, soprattutto, la meravigliosa crosticina  superficiale sono però tutto merito mio.
Ilaria ha già preparato gli ingredienti.
Quaranta secondi di impasto e il dolce è pronto per essere infornato: esiste una ricetta più semplice?
"Il massimo del risultato con il minimo sforzo" è diventato in questo periodo il mio motto.
Il PAN D'ARANCIA risponde perfettamente a questa necessità.

E' risaputo, la mia fantasia langue perennemente: mai potrei inventare di sana pianta alcunché.
La decorazione di un una torta con zucchero a velo spolverizzato attraverso le maglie di un centrino di cotone l'ho imparata da Erika di "Giochi di zucchero" e la propagando in trasmissione. Non senza citare la fonte.

Tocca ai GAUFRES DE POMMES DE TERRE, dalla ricetta di Odelices: waffles salati alla patata, deliziosi con il gorgonzola - Ilenia li affiancherà a una crema con formaggio e yogurt -.
Non avevo mai pensato di cercare in Internet la loro origine.
Lo fa Enrico, e scopriamo che hanno una storia antichissima, addirittura risalente ai Greci, che li servivano con formaggi e miele.
I fratelli Grimm - sì, proprio quelli delle favole, grandi linguisti e filologi - li hanno citati nel loro dizionario.
Un tempo, i gaufres erano un auspicio di buona fortuna.
Venivano preparati a cavallo tra Carnevale e Quaresima.
Le loro piastre venivano regalate agli sposi come augurio di nozze felici.

E rieccoci a parlare di famiglia.
Anzi, di famiglia allargata.

Lo sapete già: ho commesso degli errori, in trasmissione.
Ma il mio passato "teatrale" mi impedisce di fermarmi per costringere i montatori a tagliare il pezzo.
E, così, in TV, mi vedrete nella mia veste più umana: mentre mi impappino alla grande durante l'intervista o sbaglio le dosi di latte e olio nei gaufres.
Preferirei di gran lunga essere perfetta, ma la vera Valeria è questa...

Si chiude.
Ilenia riassume i pur brevissimi passaggi delle ricette di GAUFRES e PAN D'ARANCIA.
Anna pubblicizza le pagine Facebook, Twitter, Instagram dedicate a 2 CHIACCHIERE IN CUCINA.
Naturalmente, ricorda soprattutto che la puntata sarà visualizzabile su YouTube.

Anche se non è ancora finita, sento già nostalgia per questa giornata emozionante e appagante.
E, soprattutto, per le persone dolcissime e care che mi hanno permesso di viverla.

IL PAN D'ARANCIA
(nelle foto, l'evoluzione del mio PAN D'ARANCIA; le dosi sono per una tortiera da 22 - 24 cm; ho usato il Bimby, ma può essere impastato con qualsiasi altro mixer; l'ho cotto nel forno Gaggenau)


CHE COSA SERVE?

- 1 ARANCIA BIO CON LA SCORZA SOTTILE (intera, anche con la buccia) divisa in pezzetti
- 150 g di FARINA 00 (setacciata)
- 150 g di AMIDO DI FRUMENTO (setacciato)
- 150 g di ZUCCHERO SEMOLATO
- 150 g di ZUCCHERO di CANNA
- SALE
- 125 g di OLIO di RISO
- 3 UOVA
- 35 ml di COINTREAU
- LATTE q.b.
- 1 bustina di LIEVITO VANIGLIATO (setacciato)
- ZUCCHERO di CANNA per guarnire


COME FACCIO?

1. PRERISCALDO IL FORNO a 180°C.

2. LAVO bene L'ARANCIA e la taglio a pezzetti.

3. INSERISCO nel boccale ARANCIA, FARINA, AMIDO di FRUMENTO, ZUCCHERO SEMOLATO, i 150 g di ZUCCHERO di CANNA, SALE, OLIO di RISO, UOVA, COINTREAU. FRULLO per 20/30 secondi a velocità 7/8. Se necessario, unisco un po' di LATTE per ammorbidire il composto.

4. AGGIUNGO il LIEVITO VANIGLIATO e frullo ancora per 6/8 secondi a velocità 6.

5. VERSO l'impasto in una TORTIERA da 22 - 24 cm, foderata con CARTA FORNO.

6. SPOLVERIZZO la superficie della torta con abbondante ZUCCHERO di CANNA.

7. INFORNO e CUOCIO per 40/50 minuti.

8. LASCIO RAFFREDDARE su una GRIGLIA.

Vi consiglio di RIMUOVERE LA PARTE BIANCA DELLA BUCCIA, qualora quest'ultima fosse troppo spessa, per evitare che il PAN D'ARANCIA acquisti un retrogusto amarognolo. In questo caso, è possibile ridurre la quantità di zucchero.

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giovedì 4 febbraio 2016

PERIODI BUI, RAGGI DI LUCE E LA PRIMA VOLTA IN TV DEI MIEI GAUFRES DE POMMES DE TERRE

Periodo di...
Chiedo umilmente scusa, ma il termine corretto proprio non posso scriverlo.

A mettermi in difficoltà, basterebbero i problemi normalmente presenti nella mia vita.
Se a questi però aggiungiamo l'improvviso dimezzamento dell'organico del mio studio e le fratture multiple che mio fratello Leo - che abitualmente si prende cura dei nostri anziani genitori - si è procurato cadendo rovinosamente in moto, dalla semplice difficoltà passo immediatamente alla crisi più profonda.

In orario di lavoro mi faccio in quattro per mantenere la qualità del servizio agli standard abituali, fuori orario mi trasformo in badante.
E non è facile: l'età e la stanchezza si fanno sentire.
Rilassarsi, dormire, avere un momento per me sono diventati un lusso.
Figuriamoci trovare il tempo per il blog.

Per questo, vi chiedo anticipatamente scusa per i post più brevi, le foto meno belle - ma, prima, erano forse belle??? - , i ritardi sui social e nella risposta ai commenti, le ricette più essenziali o riesumate dall'archivio.
Ma, più di così, vi giuro, proprio non posso fare.

In questo mio periodo delirante, però, un raggio di luce c'è stato.
Anzi, due: si chiamano Anna Martellato e Ilenia Bazzacco.
Le conoscete: mi hanno ospitato già due volte - cliccate qui e qui per visualizzare le puntate precedenti - durante la trasmissione "2 CHIACCHIERE IN CUCINA" di 7 Gold.

Considero ormai Anna e Ilenia due care amiche.
E' sempre bellissimo rivederle.
Ogni volta, mi sembra di averle lasciate il giorno prima...

Subito dopo Capodanno, Anna mi ha contattata con un messaggio su WhatsApp: "A Valè, l'11 mattina saresti libera?".
Emozione pura. Dal mio iPhone, è partita come risposta l'immagine di uno Snoopy saltellante.

Immediatamente dopo, però, la doccia fredda: "Aspettiamo conferma che non si sa mai".
Seguita da un "Ti devo spostare giorno, ma te lo sposto soltanto!" che mi ha rincuorata.

Per farvela breve, dopo ventiquattro messaggi reciproci - decorati da emoticon affettuosi e da cuori palpitanti - con conseguente palleggio delle eventuali possibilità, ecco finalmente la data definitiva: "Giovedì 28 gennaio! Segna!".

Non l'ho segnata, quella data: tanto, non avrei mai potuto dimenticarla.

E così, la settimana scorsa, nonostante tutti i casini in cui mi trovavo, ho incominciato a prepararmi: manicure da Consuelo, messa in piega dal parrucchiere, scelta dell'abbigliamento, attrezzatura e torta da portare in trasmissione.

La macchina era carica come quando il Paffu e io ci mettiamo in moto per la Sicilia.
L'enorme stanchezza che mi schiacciava mi faceva temere il peggio.
E, invece, questa è stata una delle mie esperienze televisive più appaganti.

D'accordo, mi sono impappinata durante l'intervista, ho inserito troppo latte e ho dimenticato di mettere l'olio nell'impasto, ma il pomeriggio è passato in un lampo ed è stato divertente come un week end in montagna.

Nel mio ultimo libro ho detto "Cucinare in compagnia è coinvolgente. Cucinare davanti alle telecamere,  emozionante. Cucinare davanti alle telecamere in compagnia di Anna Martellato e di Ilenia Bazzacco, addirittura emozionante".

La mia terza esperienza con loro conferma che questa affermazione è tutta assolutamente, meravigliosamente vera.


P.S.: Per la prossima settimana, ho in programma un resoconto della registrazione a 7 Gold: mi auguro con tutto il cuore di riuscire a scriverlo e a postarlo...


La puntata andrà in onda su 7Gold la settimana prossima (il 10 e il 13 alle 12,30 per il Veneto), ma, qualora non poteste guardarla, la troverete anche su YouTube.

Ringrazio Anna Martellato (nella foto piccola in basso a sinistra), Ilenia Bazzacco (nella foto del titolo e in quella in basso a destra), Enrico Bianchi, Silvia Passuti e tutto lo staff dell'emittente per la splendida opportunità che mi hanno offerto.


Ed ecco una delle ricette che ho presentato a "2 CHIACCHIERE IN CUCINA":


I GAUFRES DE POMMES DE TERRE 

(WAFFLE SALATI DI PATATE)

(trovate la mia ricetta dei GAUFRES anche qui; quella originale è del delizioso blog francese Odelices; la dose riportata è per 6-8 pezzi; ho usato il mixer termico, ma va bene qualsiasi tipo di robot; per la cottura, ho utilizzato il waffle maker Ariete e il Gourmet Maxx, originale belga acquistato su Amazon)

CHE COSA SERVE?

 

- 50 g di PARMIGIANO
- 300 g di PATATE sbucciate
- 1 UOVO intero
- 60 g di LATTE circa
- 60 g di FARINA 00
- SALE
- 2 cucchiai di OLIO EXTRA VERGINE di OLIVA
- 1 cucchiaino di LIEVITO per TORTE SALATE

COME FACCIO?

 

1. PRERISCALDO il waffle maker.

2. FRULLO il PARMIGIANO per 20 secondi a velocità 10. Lo lascio nel boccale.

3. AGGIUNGO le PATATE sbucciate e tagliate a pezzetti, frullo per 10 secondi a velocità 10.

4. UNISCO il LATTE (ne verso un po' alla volta per evitare di ottenere un impasto troppo liquido!), la FARINA, l'OLIO, un pizzico di SALE, l'UOVO e frullo per 10 secondi a velocità 6.

5. AGGIUNGO il LIEVITO setacciato, frullo per 10 secondi a velocità 6.

6. VERSO nel waffle maker l'impasto, che risulterà piuttosto fluido.

7. CUOCIO ogni coppia di gaufres per 6-7 minuti.

8. LI SERVO caldi, accompagnati da gorgonzola o da crema al formaggio.

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