sabato 29 marzo 2014

UNA SONTUOSA VARIAZIONE DEI CANTUCCINI PROPOSTA DA MANU: NOI LE ABBIAMO CHIAMATE "CANTUCCIOLE"...


"Cara Manu,

lo sai come ho deciso di chiamare i nostri biscotti? CANTUCCIOLE: perché hanno un sapore a metà tra i Cantuccini e le Gocciole!".

Oggi Manu me l'ha sentito dire quattro (o forse cinque) volte. Alla fine, ha avuto il coraggio di farmi notare che mi ripeto...
I termini da lei usati sono stati, a dire il vero, decisamente più coloriti.
Ma preferisco risparmiarveli e sperare che almeno voi non mi consideriate fuori uso.

Ricapitolando, quella che vi sto per proporre è una variazione "cioccolatosa" dei miei tradizionali Cantuccini di Prato.

L'idea è stata proprio di Manu, e ne conferma le capacità intuitive.
Eccezionali in tutti i campi.
Gastronomico compreso...

"LE CANTUCCIOLE"

CHE COSA SERVE?
(per una placca da forno di "Cantucciole")

- 300 gr. di FARINA 00
- 1/2 bustina di LIEVITO VANIGLIATO
- SALE
- 200 gr. di ZUCCHERO semolato
- 1/2 baccello di VANIGLIA
- 2 UOVA
- 280 gr. di GOCCE di CIOCCOLATO
- LATTE


COME FACCIO?

1. SETACCIO la FARINA con il LIEVITO e il SALE. FRULLO brevemente con la frusta piatta della planetaria.

2. AGGIUNGO lo ZUCCHERO, i semi di VANIGLIA e le GOCCE di CIOCCOLATO. FRULLO ancora, stavolta con il gancio.

3. UNISCO le UOVA (uno alla volta), continuando a mescolare. Se necessario, ammorbidisco con qualche cucchiaiata di LATTE.

4. FORMO un PANETTO, che copro con pellicola trasparente e metto in FRIGORIFERO per circa 1/2 ora.

5. PRERISCALDO il FORNO a 180°C.

6. DIVIDO l'impasto in 6 CORDONCINI, che sistemo sulla PIASTRA del FORNO coperta di carta forno.

7. CUOCIO per 30 minuti. Poi tolgo dal forno e LASCIO RAFFREDDARE per 10 minuti.

8. TAGLIO i cordoncini in LOSANGHE dello spessore di circa 2 cm, che allontanerò l'una dall'altra.

9. RIMETTO in FORNO le CANTUCCIOLE per 10 minuti per farle diventare croccanti.

10. LE SERVO fredde.


SODDISFAZIONE *****
PAZIENZA ***

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sabato 22 marzo 2014

LA NONNA CAROLINA, LA NONNA ANNAMARIA E I RAVIOLI DI MAGRO AL PECORINO CON IL "RAVIOLAMP"

Anche la nonna Carolina aveva tentato di usare il "Raviolamp", ma l'aveva riposto in soffitta immediatamente dopo il primo esperimento.
La nonna Annamaria, invece, lo usava spessissimo: con risultati, a detta del mio paffutello, strabilianti.

Ebbene, ho voluto ripetere il test per verificare da che parte sta la ragione.

Il protocollo è stato il seguente:
1. Acquisto online di due modelli di "Raviolamp" alla ricerca di quello della nonna Annamaria (e scoperta che nessuno dei due è quello giusto...).
2. Uso del robot per l'esecuzione dell'impasto per la sfoglia. Successivo riposo al fresco di quest'ultima.
3. Preparazione del ripieno. Inserimento dello stesso in un "sac a poche".
4. Assottigliamento della sfoglia mediante la macchina "Imperia".
5. Ripetute discussioni con la mia metà circa la tecnica di assemblaggio. Accordo su una linea comune (quella proposta da me...).
6. Esecuzione dei ravioli mediante stratificazione sfoglia/ripieno/sfoglia sul suddetto accessorio.
7. Ripetuti passaggi sul "Raviolamp" con ogni tipo di mattarello presente in casa...

Al primo tentativo, però, qualcosa deve essere andato per il verso sbagliato, perché i ravioli si sono appiccicati  non solo tra tra loro, ma anche al "Raviolamp".
Erano cosí deformi che siamo stati costretti a mangiarli tutti... crudi!
E a mettere da parte il primo dei due "Raviolamp", così impiastricciato da risultare inutilizzabile.

Un punto per la nonna Carolina, ho pensato.

Secondo tentativo: si riparte dalla fase 4, mantenendo la sfoglia un po' più spessa e aumentando la quantità di farina sul "Raviolamp". 
Un po' meglio.

Terzo tentativo: come sopra, ma più in scioltezza.

A questo punto, il paffutello decide di abbandonare l'impresa e rimango da sola.

Riparto dalla fase 4, sempre più disinvolta.
Il risultato? Più che dignitoso.
Stavolta il punto è per la nonna Annamaria.
Insomma, nonne pari-merito.
E i miei (anzi, i nostri) ravioli di magro, una volta cotti, erano proprio buoni...

 A mio modesto parere, esistono però alcuni difetti del "Raviolamp" che ritengo andrebbero rivalutati dalla ditta produttrice per renderne più semplice ed efficace l'uso:

- la LARGHEZZA del modello da 36 pezzi: eccessiva in rapporto alle dimensioni della sfoglia tirata con la macchina Imperia. Basta una piccola imprecisione della pasta perché la copertura dell'accessorio non sia completa. Insomma, il tipo da 24 ravioli è decisamente da preferire.
- il TAGLIO dei RAVIOLI: è praticamente impossibile far penetrare completamente la pasta dallo zig-zag che dovrebbe invece tagliarla. I ravioli devono essere quindi divisi manualmente uno per uno.
- il PIANO di TAGLIO: la parte centrale dell'accessorio risulta più "bassa" rispetto a quella periferica e rende difficile l'esecuzione dei ravioli più interni.

Sarei comunque estremamente grata a chiunque mi potesse fornire qualche indicazione su come ovviare ai suddetti inconvenienti.

Vediamo la nostra ricetta nel dettaglio.

"I RAVIOLI DI MAGRO"

CHE COSA SERVE?
(per 4/6 persone)
Per la pasta:
- 400 gr. di farina 00
- 4 uova
- 1 cucchiaio abbondante di olio di oliva leggero
Per il ripieno:
- 200 gr. di spinaci già lessati, strizzati e tritati
- 300 gr. di ricotta
- 40 gr. di pecorino grattugiato
- 40 gr. di parmigiano grattugiato
- 1 uovo intero
- 1 tuorlo
- sale 
- pepe
- abbondante noce moscata
Per condire:
- parmigiano grattugiato q.b.
- burro q.b.
- salvia

COME FACCIO?

1. IMPASTO con il robot FARINA, UOVA e OLIO per circa 5/8 minuti. Copro la pasta con pellicola trasparente e lasciala riposare in frigorifero per circa mezz'ora.
2. CON UNA FORCHETTA DI LEGNO (e NON con il robot!), amalgamo (ma non troppo!) gli INGREDIENTI del RIPIENO, che inserirò in un "sac a poche".
3. Passata la mezz'ora di riposo, TOLGO la palla di pasta all'uovo dal frigo e la divido in 6 parti.
4. STENDO ogni porzione allo spessore del primo passaggio dell'"Imperia", utilizzando un mattarello.
5. CONTINUO l'opera di assottigliamento con la macchina per pasta.
6. INFARINO abbondantemente una sola delle superfici del primo strato di PASTA e appoggio questo lato sul "Raviolamp".
7. CON LE DITA, la abbasso in corrispondenza delle parti concave del "Raviolamp". RIEMPIO queste concavità con il RIPIENO, aiutandomi con il "sac a poche"(nonostante il mio rapporto conflittuale con questo accessorio...).
8. STENDO un altro strato di PASTA sopra il ripieno, facendolo aderire con le dita a quello sottostante.
9. PASSO più volte il mattarello sul "Raviolamp", fino a far affiorare gli zig-zag che dividono i singoli ravioli.
10. RIPETO dal punto 4 fino a esaurimento dell'impasto.
11. FACCIO BOLLIRE per circa 3 minuti in abbondante acqua salata.
12. SCOLO i ravioli, li SPOLVERIZZO con PARMIGIANO grattugiato e li CONDISCO con BURRO BRUNO e SALVIA.

SODDISFAZIONE ****
PAZIENZA *****

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sabato 15 marzo 2014

I CANEDERLI TIROLESI DALLA RICETTA DE "LA CUCINA ITALIANA" (...E DA QUELLA DELLA NONNA ANNAMARIA)

Le ricette della nonna Annamaria ormai sono note: cibi ottimi, ma protocolli incomprensibili...

Per fortuna, "La Cucina Italiana" viene frequentemente in mio aiuto.
Nel caso dei "Canederli tirolesi", ho seguito i consigli della mia rivista preferita, utilizzato gli ingredienti della nonna e, naturalmente, inserito un po' della mia tecnologia.

Dopo questo esperimento, i miei paffutelli hanno concluso che, i "Canederli", d'ora in poi, li faremo solo in casa.


 "I CANEDERLI TIROLESI"

CHE COSA SERVE?

- 250 gr. di LATTE
- 3 UOVA
- 250 gr. di PANE raffermo, tagliato a cubetti
- 110 gr. di SPECK tagliato in quadretti molto piccoli
- 50 gr. di SALAME UNGHERESE tagliato in quadretti molto piccoli
- 50 gr. di PARMIGIANO grattugiato
- 80 gr. di FARINA 00
- SALE
- PEPE
- NOCE MOSCATA
- PREZZEMOLO (ed, eventualmente, erba cipollina)
- 1,5 lt. di BRODO di carne

COME FACCIO?

1. NELLA PLANETARIA, con la frusta a filo FRULLO il LATTE con le UOVA, il SALE, il PEPE, la NOCE MOSCATA e il PARMIGIANO.

2. INSERISCO il gancio e aggiungo il PANE, il pREZZEMOLO (e/o l'ERBA CIPOLLINA), lo SPECK e il SALAME. IMPASTO per amalgamare.

3. FACCIO RIPOSARE per 1 ora circa, a temperatura ambiente.

4. AGGIUNGO la FARINA e impasto ancora.

5. RISCALDO il BRODO.

6. FORMO 18 palle (CANEDERLI), che infarino leggermente.

7. CUOCIO i CANEDERLI a fuoco moderato per circa 15 minuti.

8. SERVO accompagnando con il BRODO di cottura (o condendo con BURRO E SALVIA).


SODDISFAZIONE ****
PAZIENZA ***

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sabato 8 marzo 2014

IL PAN D'ARANCIA (RICETTA DA "GIALLOZAFFERANO" ADATTATA AL BIMBY)... E FELICE FESTA DELLA DONNA!!!

Anche questa ricetta, l'ho cercata per utilizzare gli avanzi della mia credenza...

Di seguito, la lista dei miei problemi:
1. I falegnami erano alle porte, pronti a smontare la mia vecchia cucina e a montare la nuova.
2. Dovevo svuotare il più possibile pensili e basi.
3. Mi serviva una torta da portare ai miei "tati" per il dopo-cena.
4. In più, ero disperata per la fretta: la torta doveva essere supersemplice!

Uno dei blog di "Giallozafferano" è venuto in mio soccorso con questo dolce che sembra nato per il Bimby, e che è anche particolarmente buono...
Grazie, "Mani, amore e fantasia"!

"IL PAN D'ARANCIA"

CHE COSA SERVE?

- 1 ARANCIA A BUCCIA SOTTILE (intera, anche con la buccia) divisa in pezzetti
- 300 gr. di FARINA 00 (setacciata)
- 150 gr. di ZUCCHERO SEMOLATO
- 150 gr. di ZUCCHERO DI CANNA
- 125 gr di OLIO DI RISO
- 3UOVA A PASTA GIALLA
- 35 ml. di COINTERAU
- LATTE q.b.
- SALE
- 1 LIEVITO VANIGLIATO (setacciato)

- 3- 4 cucchiai di ZUCCHERO DI CANNA per guarnire

COME FACCIO?

1. PRERISCALDO il FORNO a 180°C.

2. LAVO bene l'ARANCIA e la taglio a pezzetti.

3. INSERISCO nel boccale TUTTI gli INGREDIENTI (eccetto il lievito). FRULLO per 20/30 secondi a velocità 7/8. Se necessario, unisco un po' di latte per ammorbidire il composto.

4. AGGIUNGO il LIEVITO VANIGLIATO e frullo ancora per 6/8 secondi a velocità 6.

5. VERSO l'impasto in una TORTIERA da 24 cm. foderata con CARTA FORNO.

6. SPOLVERIZZO la superficie della torta con abbondante ZUCCHERO di CANNA.

7. INFORNO e CUOCIO per 40-50 minuti.

8. LASCIO RAFFREDDARE su una GRIGLIA.


SODDISFAZIONE ****
PAZIENZA *



OOOPS... dimenticavo:
BUONA FESTA DELLA DONNA!!!

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sabato 1 marzo 2014

I KRAPFEN (RICETTA DI "CASA E CUCINA" ADATTATA AL BIMBY)

Nessuno credeva che sarei stata capace di rifarli.
Anche perché avevo ampiamente pubblicizzato il fatto che il mio primo e ultimo tentativo risaliva al lontano1973.

La ricetta era ancora più datata: l'avevo presa dal numero del novembre 1964 di "Casa e cucina", rivista cult della casalinga italiana, in auge nell'era della ricostruzione (a proposito, mia mamma è ancora convinta che i fascicoli siano nella sua libreria: in realtà, si sono da tempo truffaldinamente trasferiti sulla mensola della mia cucina...).

La ricetta originale prevedeva lunghissimi tempi di lavorazione a mano.

Ma una donna tecnologica come me non può accettare di manipolare un impasto, né di mescolare una crema per oltre 15 minuti.
Questa mattina, quindi, prima di andare in studio, ho provveduto a "frullare" con il Bimby gli ingredienti e a prepararli per la lievitazione.
Durante la pausa pranzo ho invece "tirato la sfoglia", preparato la crema e assemblato i dolcetti.
Nel primo pomeriggio ho fritto quanto precedentemente prodotto e dimostrato ai miei denigratori che sono assolutamente in grado di preparare degli ottimi KRAPFEN...

"I KRAPFEN"
(ricetta Bimby + friggitrice per 16 Krapfen)

CHE COSA SERVE?

Per i krapfen:
- 500 gr. di farina 00
- 65 gr. di zucchero
- 65 gr. di burro ammorbidito
- 2 uova
- 150 cc di latte
- 1 e ½ bustina di lievito di birra disidratato
- sale
- la scorza grattugiata di ½ limone

Per friggere:
- 1,2 lt. di olio di semi

Per il ripieno:
- 1 uovo sbattuto per unire i dischi
- crema Bimby (vedi la ricetta delle crostatine alla frutta)
- Nutella
- marmellata o confettura

Per guarnire:
- zucchero semolato
- zucchero a velo



COME FACCIO?
1. IMPASTO nel boccale tutti gli INGREDIENTI per i KRAPFEN (5 minuti, velocità spiga).

2. FACCIO LIEVITARE per 2 o 3 ore in una terrina ricoperta di pellicola trasparente.

3. STENDO l’impasto con il mattarello fino a uno spessore di circa 6 mm.

4. TAGLIO la sfoglia in DISCHI, usando un coppapasta del diametro di 7 cm.

5. METTO un po’ del RIPIENO al centro della metà dei dischi che ho tagliato.

6. SPENNELLO il bordo di questi dischi con un po’ di UOVO sbattuto.

7. SOVRAPPONGO un disco di pasta “vuoto” a ciascun disco precedentemente preparato con il ripieno e spennellato con l’uovo.

8. CHIUDO bene i BORDI, schiacciando la pasta con le dita.

9. FACCIO LIEVITARE i KRAPFEN per 1 ora.

10. PREPARO la CREMA BIMBY e la metto a raffreddare in una ciotola ricoperta di pellicola trasparente.

11. RIEMPIO la FRIGGITRICE con l’OLIO.

12. ACCENDO la FRIGGITRICE e la programmo a 155 °C (circa 10 minuti prima di incominciare a friggere).

13. FRIGGO i KRAPFEN per circa 3 minuti, poi li capovolgo e li friggo anche sull’altro lato più o meno per lo stesso tempo.

14. DISPONGO i KRAPFEN su un foglio di carta paglia per sgocciolarli.

15. GUARNISCO con ZUCCHERO semolato o a velo.


N.B.: Se la quantità di ripieno non fosse sufficiente, posso sempre aggiungerne con l’aiuto di un “sac a poche”.

SODDISFAZIONE ****
PAZIENZA ****

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