venerdì 15 giugno 2012

INCRINATURE, OVVERO LA SINDROME DEL DENTE INCRINATO

La sindrome del dente incrinato è oggi una delle patologie dentali più diffuse.

Caratterizzata dalla percezione di sensibilità al caldo (sintomo tipico dell’infiammazione pulpare), al freddo (tipico dell'ipersensibiltà dentinale), e alla pressione (dolore marcato e improvviso durante la masticazione), è causata da incrinature coinvolgenti lo smalto e la dentina, e, a volte, della polpa, che generano la stimolazione di fibre nervose, soprattutto durante la masticazione.

È più frequente sui molari e può essere conseguenza di un trauma avvenuto durante la masticazione (per esempio, di un nocciolo di oliva) o di una parafunzione (per esempio, digrignamento dei denti oppure serramento durante l’attività sportiva).

Per la diagnosi si possono utilizzare coloranti specifici, o la compressione tra i denti di un frammento di gomma semidura.

Una volta identificata l'incrinatura, è necessario valutarne l'estensione. Molto spesso è necessario ricorrere al trattamento endodontico del dente (la cosiddetta devitalizzazione).

Nel tempo, però, le incrinature possono estendersi e trasformarsi in vere e proprie fratture e destinare l'elemento all'estrazione.


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Foto: La balaustra “incrinata” della casa di Montalbano a Puntasecca (RG).

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